Il consigliere Gigliotti incontra un comitato di residenti della località Homo Morto.

08 Agosto 2015 - Ore 20:50 

"L’incontro con i residenti di località Homo Morto a Simeri Mare, un paio di giorni fa, ha dato l’opportunità di evidenziare le principali criticità nella gestione del territorio da parte del comune: il numero insufficiente di passerelle che impediscono ai numerosi soggetti disabili di raggiungere la spiaggia, il ritardato ritiro dei rifiuti, accumulati in strada anche per giorni; ma anche il sistematico degrado in cui versa l’area commerciale dopo lo svolgimento del mercatino rionale. Ma il decadimento ambientale non stupisce se si pensa che soltanto due paesi calabresi (Amaroni e Cerzeto) su 409 hanno aderito alla strategia Rifiuti Zero e che le discariche regionali durante l’estate sono in perenne tilt. I residenti di Homo Morto comunque nel mattino avevano già depositato un’istanza, sottoscritta da un centinaio di loro, rivolta al Sindaco di Simeri Crichi e finalizzata ad autorizzare il posizionamento delle pedane sull’arenile demaniale. In attesa che il Sindaco risponda, speriamo non a settembre, l’incontro è comunque servito per discutere, dopo anni, del rilancio strutturale della zona e di come il caos urbanistico oggi costituisca il blocco principale ad uno sviluppo turistico rimasto intrappolato in embrione. E pensare che Homo Morto, a dispetto del nome ferale, è attraversato da un tratto di costa splendido, con acque cristalline: il villaggio ex Valtur dista poche centinaia di metri. Ciò dimostra, ove ve ne fosse bisogno, che le sanatorie edilizie, pur garantendo l’impunità ai costruttori fai da te, lasciano il paesaggio devastato. Uno spettacolo che, simile ai villaggi diroccati nei dintorni di Tunisi o ad una sorta di Beirut nostrana, è distante anni luce dai canoni di un buen retiro per villeggianti paganti. Io non mi stupisco, anche perché l’immaginario collettivo del Paese percepisce ormai la Calabria come il laboratorio delle assurdità Italiane. Un opificio a cielo aperto dove incubare e sperimentare ogni tipo di paradosso. Un deserto dove collaudare gli effetti, con rischio calcolato, prima del loro riuso altrove. Se così è, Homo Morto, nel comune di Simeri Crichi, può essere definita a sua volta l’Area 51 della nostra regione, una sorta di atollo di bikini dove negli anni si è dato la stura ai test sull’abusivismo edilizio in zona turistica. Un luogo dove la corsa all’uso di eternit e la sovversione dei principi cardini dell’urbanistica, seppur giustificate dal miraggio dello sviluppo turistico, hanno poi rivelato tutta la loro fallacia. Le case lambiscono il fiume Simeri, la cui esondazione, giusto un anno fa, ha provocato danni ingenti alle civili abitazioni e solo un miracolo ha scongiurato conseguenze più gravi. Purtroppo l’edilizia fai da te, affidata all’esclusiva iniziativa individuale, risulta talmente ostentata da fare di questo luogo un’avanguardia anarchica, una Bauhaus Situazionista. Le strade sono spesso strettoie che consentono un unico senso di marcia e alle prime piogge si trasformano in torrenti, mentre le abitazioni addossate l’una all’altra fanno di Homo Morto una favela gestita con logica condominiale più che un insediamento destinato alla ricezione degli stranieri. È importante per ogni cittadino visitare Homo Morto perché più di ogni altro luogo spiega come lo sprezzo delle regole finisca per ritorcersi puntualmente contro tutta la collettività. Il compito obbligatorio dell’amministrazione comunale, tanto attuale quanto futura, è quello di recuperare la zona, pianificando con coraggio una riqualificazione a tappe, ragionata e ben inserita in un progetto complessivo. Il proposito infatti non può essere lasciato all’iniziativa di singoli, ma è necessario servirsi dell’opera di professionisti, architetti ed ingegneri, e richiedere il coinvolgimento e le indicazioni di chi vi risiede, anche attraverso una comunicazione istituzionale spinta. Con Alessio Raffaele, imprenditore locale intervenuto alla riunione, si è discusso ad esempio della possibilità di censire le abitazioni sfitte e destinarle ad un esperimento di “albergo diffuso”, così come dell’opportunità di destinare un’area a campeggio che consenta, attraverso l’applicazione di tariffe ridotte, ed almeno in una prima fase, di rendere competitiva la zona e di attrarre clientela giovane. I cittadini per adesso si costituiranno in comitato."

Michele Gigliotti Consigliere Comunale di Simeri Crichi