IL COMUNE |

Mancuso, discorso di Capodanno: lavoro, giovani, futuro e tanti grazie

Domenica 1 Gennaio 2017 - ore 16:13

Prima celebrazione dell'anno alle ore 11:00 presso la Chiesa San Nicola di Bari di Simeri Crichi presieduta dal vicario parrocchiale, don Alessandro Nicastro alla presenza della comunità tutta ed in particolare dell'Amministrazione Comunale con alla guida il sindaco Pietro Mancuso. Una celebrazione sentita e partecipata che ha visto salire sull'altare, in conclusione, un primo cittadino emozionato nel pronunciare il suo primo discorso di inizio anno incentrato su tematiche di grande attulità quali possono essere i giovani ed il lavoro; il sindaco ha esortato alla collaborazione per trovare tutti insieme il sistema per essere più efficienti e nello stesso tempo più vicini ai cittadini nelle scelte che coinvolgono la vita del paese. "Essere comprensivi e non giudicare l’azione amministrativa per partito preso, o della risoluzione del problema sotto casa propria - ha detto Mancuso - Il Comune è di tutti i cittadini, indipendentemente dal colore, simpatie e opinioni". Ha poi rivolto un sentito ringraziamento ed un sincero augurio di buon anno al Consiglio Comunale, alla Giunta, al Segretario, al personale del comune, ai tre parroci delle parrocchie, all'Arcivescovo di Catanzaro "che si sta adoperando con sincero attaccamento verso questa comunità"; e poi ancora alle Forze dell'Ordine, alle Istituzioni pubbliche e private, a scuole, associazioni, gruppi, che si sono relazionati - dice il primo cittadino - con atteggiamento collaborativo e costruttivo, mettendo a disposizione risorse e intelligenze capendo il momento di difficoltà che l’Ente sta attraversando. 

"Se riusciremo a fortificare i nostri sentimenti ed i nostri pensieri - conclude - potremmo essere certi che la ripresa del lavoro, con il nuovo anno, ci renderà più buoni e più forti per il vantaggio di tutti. Perché, per cambiare il mondo, è molto più importante essere degli uomini buoni che degli uomini grandi".

DISCORSO INTEGRALE

Sono passati pochi mesi dall'elezione della nuova Amministrazione e dalla mia nomina a Sindaco del nostro paese. Con un po' di commozione, ma anche di preoccupazione mi accingo a fare ora a tutti gli auguri per il nuovo anno.

Essere sindaco di Simeri Crichi è, infatti, una responsabilità enorme che si assume soprattutto nei confronti delle persone che appartengono alla collettività amministrata.

In questa occasione è tradizione che si faccia il riassunto delle cose fatte e di quelle che si faranno nel prossimo futuro, perché è così che si pensa di dar conto del lavoro fatto e si manifesta l'impegno a fare sempre meglio.

Tuttavia, mi sono accorto che si rischia di esibirsi in una litania di cose più o meno conosciute dalla gente, ripetute di anno in anno, a testimonianza della lentezza cronica di come i problemi vengono affrontati, piuttosto che dell'efficienza dell'Amministrazione. Se infatti si raffrontano i discorsi che si rincorrono ogni Capodanno gli argomenti si assomigliano con una ripetitività quasi irritante. 
Il nostro Paese in questo non è diverso, afflitto da un immobilismo decisionale che ne potrebbe decretare un lento ma inesorabile declino.

È perciò che il mio saluto di Capodanno, del mio primo Capodanno, non vuole diffondersi a raccontarvi del tram che finalmente è partito, piuttosto che dei gravi problemi che ci affliggono dalla mancanza di lavoro al  taglio dei trasferimenti al comune che ha sempre meno risorse da utilizzare.

Vorrei con tutti voi assumere un impegno, che è molto di più di un augurio, consistente nel trovare tutti insieme il sistema per essere più efficienti e nello stesso tempo più vicini ai cittadini nelle scelte che coinvolgono la vita del paese. Per fare ciò bisogna non solo guardare con ottimismo ed apertura mentale alle cose da fare, ma soprattutto, coinvolgere i più ampi strati della popolazione nella conoscenza il più dettagliata possibile dei problemi, attraverso tutti gli strumenti disponibili dai mezzi di comunicazione, le riunioni anche di tipo assembleare.

Per fare in modo che i soggetti deputati a prendere le decisioni siano posti in grado di valutare con completezza il sentire della gente comune, senza nessuna confusione di ruoli, ma in uno scambio osmotico continuo fra popolazione ed istituzione. Sono convinto che se riusciremo a sviluppare come metodo di governo tali procedure, anche gli organi decisori potranno prendere con maggiore serenità e consapevolezza le scelte necessarie a far progredire la nostra comunità. È un proposito, un augurio nell'interesse di tutti per il prossimo anno durante il quale, sono certo, potremo lavorare in tal modo senza preconcetti ed inutili contrapposizioni per affrontare le grandi sfide che ci attendono chiedendoVi scusa anticipatamente laddove non saremo riusciti a soddisfare qualche esigenza o aspettativa, e a tutti quelli a cui non potremmo dare una risposta ai loro problemi e alle loro vicissitudini. 

L’agenda di un Sindaco è fitta di richieste e piena di aspettative, ma delimitata da molti fattori economici e strutturali tanto da limitare di molto la propria autonomia di scelta o di movimento, ciononostante, abbiamo messo in campo tutte le nostre forze.

L’energia, e l’entusiasmo che abbiamo profuso in questi 6 mesi di amministrazione è stata notevole ma il lavoro è ancora molto duro.

Una sola cosa chiedo ai cittadini: di essere comprensivi e di non giudicare l’azione amministrativa per partito preso, o della risoluzione del problema sotto casa propria. Il Comune è di tutti i cittadini, indipendentemente dal colore, simpatie e opinioni.

E’ chiaro che l’azione amministrativa non possa raccogliere un unanime consenso; ma deve essere altrettanto chiaro che noi lavoriamo tutto il giorno per tentare di mitigare il disagio che la crisi attuale ha amplificato: penso a tutti gli sforzi per il problema della casa, del lavoro, del miglioramento dei servizi, della viabilità, ecc. Il percorso sarà lungo e impervio, ma son sicuro che con l’aiuto di una cittadinanza attiva e responsabile ce la faremo a realizzare un paese migliore.

Ed è proprio in quest’ottica di sguardo fiducioso al domani che mi auguro che il nuovo anno, possa dare a tutti la gioia di vivere, la gioia di guardare al futuro, il piacere e la serenità di incamminarsi verso il nuovo anno.

Auguri a tutte le donne e agli uomini che compongono la nostra comunità e che si adoperano per migliorarla, a coloro che sono in difficoltà, a quelli che vivono in solitudine, ai nostri ragazzi che desiderano una prospettiva all’altezza delle loro aspirazioni. 

Vorrei ringraziare l’intero Consiglio, la Giunta, il Segretario Comunale, il personale del comune per la costante vicinanza alla Casa Comunale e alla mia persona, per come hanno saputo indicarmi la giusta via ogni qual volta ne ho avuto bisogno.

Ringrazio Sua Eccellenza il nostro vescovo Mons. Bertolone che si sta adoperando con sincero attaccamento verso questa comunità.

Grazie di cuore ai nostri Sacerdoti, don Alessandro , Don Francesco e Don Nicola che con azioni quotidiane e parole, uniscono, appianano ed elevano la nostra fede e speranza.

Ringrazio, infine, tutte le Forze dell’Ordine, le Istituzioni pubbliche e private, scuole, associazioni, gruppi, che si sono relazionati con noi con atteggiamento collaborativo e costruttivo, per aver messo a disposizione risorse e intelligenze capendo il momento di difficoltà che l’Ente sta attraversando. L’unità di obiettivo e l’amore per le comunità governate debbono superare ogni steccato ideologico o campanilistico. Il Comune, lo voglio sottolineare , è aperto ad ogni forma di collaborazione con sincera passione e generosità. Esso deve essere un luogo capace di avvicinare tutti, luogo di fiducia per chi ha bisogno, solidale verso le numerose famiglie e cittadini in disagio a causa del presente periodo di crisi.

Il Comune che guido sta tentando, con i sentimenti sinceri e con l’intelligenza operativa tipica dei giovani che fanno parte della mia squadra, di agire con efficacia sostanziando i valori di democrazia e solidarietà; e ciò nella speranza che la valorizzazione dei giovani, esorti e stimoli altri giovani a continuare con determinazione e perseveranza il loro lavoro, i loro studi, le loro vocazioni.

Le vacanze di Natale e di fine anno sono attese anche per godere un po’ di riposo nella serenità delle relazioni familiari, all’interno delle quali la riunione degli individui non è somma, ma sintesi: vi è il nonno, padre, il figlio, il passato, il presente, il futuro, vi è insomma il disegno della Famiglia come sintesi di Auguri e Serenità; auguro a tutti di trascorrere questo breve periodo in pace e con l’attenzione vigile al bisogno degli altri meno fortunati di noi.

Se riusciremo a fortificare i nostri sentimenti ed i nostri pensieri, potremmo essere certi che la ripresa del lavoro, con il nuovo anno, ci renderà più buoni e più forti per il vantaggio di tutti. Perché, per cambiare il mondo, è molto più importante essere degli uomini buoni che degli uomini grandi.

Formulo a tutti, infine, l'augurio che la BELLEZZA del Santo NATALEpossa accompagnarci lungo tutto il corso del nuovo anno e della nostra vita guidandoci nelle avversità , rendendoci più forti e saggi.

Avv. Pietro Mancuso, sindaco di Simeri Crichi