GIORNO DEL RICORDO |

Vittime delle Foibe: l'Italia non può e non vuole dimenticare

Venerdì 10 Febbraio 2017 - ore 14:37

Il Giorno del Ricordo è una festa civile nazionale italiana che viene celebrata ogni anno il 10 Febbraio, col fine di conservare e rinnovare nella memoria la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe durante il secondo dopoguerra al confine orientale.
A questo giorno viene associato anche il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle vittime italiane che si trovavano in Istria, Fiume e Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale dall'8 Settembre 1943 al 10 Febbraio 1947. L'orrenda vicenda ebbe inizio l'8 Settembre 1943 in Istria e Dalmazia quando i partigiani slavi decisero di vendicarsi di fasciti e italiani non comunisti che vennero torturati, massacrati e gettati nelle foibe. La violenza però aumentò nella primavera del 1945, anno in cui la Jugoslavia occupò Trieste, la Gorizia e l'Istria e le truppe del Maresciallo Tito rivendicarono tutto il loro disprezzo verso gli italiani fascisti, cattolici, socialisti, liberaldemocratici, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini gettandoli nelle foibe. Tutto questo a testimonianza dell'odio politico-ideologico da parte del Maresciallo Tito nei confronti dei non comunisti che si trovavano in Jugoslavia. Questa strage trovò il suo culmine il 10 Febbraio 1947 quando venne firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l'Istria e maggior parte della Venezia Giulia.
In Italia il "Giorno del Ricordo" viene celebrato a partite dal 2006 dalle massime autorità politiche con una celebrazione solenne nel palazzo del Quirinale con la presenza del Presidente della Repubblica che conferisce le onoreficienze alla memoria ai parenti delle vittime. Proprio in quell'anno il Presidente Ciampi durante il suo discorso ribadì che "L'Italia non può e non vuole dimenticare: non perché ci anima il risentimento, ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro". Purtroppo,  come si è potuto constatare con il passare degli anni, la cattiveria dell'uomo non ha mai cessato di esistere. Queste tragedie dovrebbero esserci di esempio in modo tale da evitarne altre, ma non è  così.
Il famoso fisico Albert Einstein diceva "L'uomo ha inventato la bomba atomica ma nessun topo al mondo costuirebbe una trappola per topi"; a dimostrazione che a differenza dell'uomo che pur di ottenere potere è disposto ad uccidere i suoi simili,nessun animale ,se non per l'istinto, arriverebbe a compiere atti così brutali.

Maria Teresa Pisano