Lunedì 22 Agosto 2016 - ore 17:15
Non è certamente una novità quella che si presenta agli occhi di residenti e turisti, che giornalmente si ritrovano a percorrere il tratto di strada che collega Simeri Crichi con la zona marittima. La strada provinciale 13 e altre, riversano difatti in un completo degrado causato dall’inciviltà di chi preferisce sostituire il sistema di raccolta differenziata con il “lancio del sacchetto”, non inserito nelle discipline olimpiche recentemente concluse, ma incredibilmente diffuso nel comune. A denunciare il fatto, oltre agli stessi cittadini, è l’assessore al turismo e all’ambiente, Saverio Brutto, il quale ha voluto manifestare il suo sdegno nel vedere miriade di rifiuti posti come contorno delle arterie stradali; «questi gesti non sono di aiuto per nessuno – ha detto Brutto – in quanto l’inciviltà delle persone porta solamente grossi disaggi a tutti» sottolineando poi come questo fattore incrementi la crescita di critiche da parte di civili residenti e vacanzieri i quali, oltre alle distese di verde e coste spettacolari, sono costretti ad ammirare cumuli di rifiuti e cattivi odori.
“Piccole discariche abusive” così le definisce Brutto, specificando come all’indomani dalla rimozione, i sacchetti di immondizia riappaiano nuovamente, non dimenticando come questa situazione incida anche economicamente come attività straordinaria; «capisco come la situazione attuale per la raccolta dei rifiuti non sia ottimale – continua l’assessore – in prima persone mi sto adoperando per risolvere i ritardi, ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti perché, come dicevo, questa situazione non conviene a nessuno».
Gli incivili stanno già pagando le conseguenze delle loro azioni, sono già partite infatti numerose e salate multe a seguito di segnalazioni e riprese delle videosorveglianza, posta non solo alla rotonda d’ingresso di Simeri Mare, ma dislocata anche in diversi punti del territorio per permettere un controllo più ampio ed il raggiungimento di una situazione equa e civile nell’intero comune.