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Terremoto: Piano di emergenza, avvertenze e punto di raccolta a Simeri Crichi

Martedì 1 Novembre 2016 - ore 17:55

Dallo scorso 24 Agosto, la nostra penisola italica vive un periodo di grande tensione e paura a causa delle continue e violente scosse di terremoto che, a distanza di breve tempo, stanno mettendo in ginocchio l’intera popolazione del centro Italia. A seguito di ogni tragico evento sismico, giornali e televisione, in collaborazione con la Protezione Civile, a mo’ di avvertimento, mettono in allerta i cittadini con tutte le precauzioni necessarie da adottare in queste circostanze. A livello generale, a partire dal 2002, l’Italia è stata divisa in quattro zone in base alla classificazione fornita dall’INGV (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia): le aree rientranti nella Zona 1 sono quelle aventi massimo rischio sismico e la possibilità che si possano verificare terremoti di fortissima entità, nella Zona 2 è riportata la possibilità di forti terremoti, nella Zona 3 possono raramente verificarsi forti terremoti, ed infine la Zona 4 risulta la meno pericolosa ed i terremoti sono molto rari. A fronte di quanto detto, la Regione Calabria rientra nella Zona 1, dunque tra quelle con maggiore rischio sismico ed è guardando ai catastrofici eventi verificatisi negli scorsi giorni che abbiamo deciso di illustrare le modalità di comportamento da adottare in caso di terremoto:

TROVANDOVI IN LUOGHI AL CHIUSO è necessario trovare un immediato riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante o sotto una trave che può proteggere da eventuali crolli; ci si può riparare sotto un tavolo, è infatti pericoloso stare vicino a mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero cadere; non bisogna mai precipitarsi verso le scale o l’ascensore, talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e gli ascensori potrebbero bloccarsi; è consigliabile tenere in casa una cassetta di primo soccorso e assicurarsi che ogni componente della famiglia sappia dove è riposta.

TROVANDOVI IN LUOGHI ALL’APERTO bisognerà allontanarsi immediatamente da costruzioni e linee elettriche; stare lontano da impianti industriali; stare lontani dai margini di laghi, fiumi e spiagge marine, in quanto è possibile il verificarsi di onde di tsunami; evitare di usare il telefono e l’automobile, è infatti necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi; trovandovi in auto è necessario non sostare in prossimità di ponti, terreni franosi o spiagge; infine è necessario raggiungere il prima possibile le aree di attesa individuate dal Piano di Emergenza Comunale, le quali nel nostro comune sono predisposte presso il capo sportivo di Simeri Crichi e nel terreno antistante l’ex passaggio a livello ed in quello circostante la delegazione di governo di Simeri Mare.

In riferimento a questo ultimo punto, abbiamo incontrato il sindaco di Simeri Crichi, il quale ha ammesso che il PEC del nostro comune necessita di essere adeguato alle nuove normative europee vigenti, procedura che – ci promette – verrà portata a compimento nel più breve tempo possibile, aggiungendo che attuerà negli edifici pubblici ed in particolare in quelli scolastici, le prove di evacuazione per essere pronti ad ogni tipo di evenienza.