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Naca 2017, per le vie di Simeri Crichi la Processione del Venerdì Santo

Sabato 15 Aprile 2017 - ore 16:43

"Le sofferenze dell'Uomo nel volto di Cristo": è stato questo il tema della processione del Venerdì Santo, la cosiddetta "Naca" (termine dialettale che deriva dal greco il cui significato è quello di "culla"), che anche quest'anno si è svolta come di consuetudine per le vie del nostro paese. Ieri sera, venerdì 14 aprile 2017, alle ore 20:00 circa, il corpo di Gesù, adagiato sulla "naca" ornata con fiori e seta e con agli estremi quattro angeli, ha varcato la porta della nostra Chiesa seguito dalla Madonna Addolorata, per poi percorrere le vie cittadine, meditando attentamente su ognuna delle quattordici stazioni collocate lungo il percorso stabilito. 
Durante il percorso, i fedeli, hanno riflettuto sui temi che fanno parte della nostra quotidianità: il dolore, il tradimento, l'amore, il perdono, la fede, il peccato, il sacrificio, la solidarietà, la condivisione, le sofferenze, le debolezze umane, lo sconforto, le umiliazioni, le ingiustizie. 

Tra le autorità presenti anche il sindaco di Simeri Crichi, Pietro Mancuso, con alcuni assessori e consiglieri comunali; la polizia municipale con il comandante Nicola Canino; i carabinieri della stazione di Simeri Crichi, con il maresciallo Sandro Brescia. 

"Cristo è l'unico che può dare senso al nostro dolore e al dolore del mondo - ha detto don Alessandro Nicastro all'inizio della processione - ripercorriamo insieme la via del Calvario e riviviamo con viva fede la Passione e Morte di nostro Signore Gesù Cristo", parole che hanno fatto in modo che si potesse riflettere profondamente su un mondo moderno come il nostro ma non completamente, poiché così come Gesù è stato tradito ingiustamente da un suo discepolo, anche noi quotidianamente subiamo o commettiamo delle ingiustizie e ogni qualvolta avviene ciò Gesù viene messo in croce da noi uomini a causa del peccato. Ma queste stesse parole ci fanno riflettere anche sull'amore incondizionato di Dio, il quale ci viene incontro in ogni momento di sconforto e di debolezza e allevia le nostre pene.  A volte sono tanti gli interrogativi che ci poniamo ma bisogna ricordarsi che Dio ci ama così tanto da aver fatto Uomo Suo Figlio Unigenito affinché  salvasse tutta l'umanità. Il Suo amore, la solidarietà, la fratellanza, la fede e l'aiuto reciproco ci permettono  di rialzarci ogni volta che cadiamo proprio come Gesù che è caduto sotto il peso della sua Croce e si è rialzato ben tre volte. Spesso però  in una società come la nostra caratterizzata dal progresso, la fede viene a mancare e le ingiustizie sui bambini, sui giovani, sulle donne, sui lavoratori, sugli anziani, sono sempre più frequenti ed è proprio per questo motivo che star vicino a chi soffre senza aver paura e senza abbandonare la propria Croce è segno di fede e di amore, quell'amore che Gesù ci ha dimostrato morendo in croce per tutti noi. 

Dunque un messaggio veramente profondo quello trasmesso dalla Via Crucis di questo Venerdì Santo, terminata intorno alle ore 22:00 circa, un messaggio anche ricco di speranza nei confronti del mondo odierno, col desiderio che un giorno possa finalmente abolire qualsiasi tipo di ingiustizia nei confronti dei più deboli e dei più poveri!

Maria Antonia Pisano

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