11 SETTEMBRE, per non dimenticare

Martedì 11 settembre 2001. Scritta così questa data segna un normalissimo giorno,normalissimo per i cittadini newyorkesi e normalissimo per le più di tremila persone che lavoravano nel complesso del World Trade Center nel quartiere di Manhattan. Ma quel giorno segnato da quella "normalissima" data,di normalissimo non avrà nulla. C'erano già quasi tremila persone nelle cosiddette "torri gemelle",i due grattacieli più alti di Manhattan,sedi di uffici bancari e di grosse aziende quando,esattamente alle ore 8.46,un aereo di linea dell'American airlines si schiantò contro la torre Nord. A Manhattan regnò il panico: la gente per strada scappava,dalle abitazioni vicine si assisteva a scene di terrore; nella torre l'ordine era quello di restare al proprio posto nonostante il fuoco aveva inghiottito diversi uffici. Arrivarono subito tutte le squadre di soccorso di New York ma circa un quarto d'ora dopo,alle 9.02 un altro aereo,della United Airlines,si schiantò sulla torre Sud. Un disastro. Le scene delle torri fumanti apparivano sui maxischermi di Central Park,stracolmo di gente incredula e piangente,e ormai tutti i notiziari avevano divulgato la terrificante notizia specificando la natura terroristica degli attentati. Intanto mentre nel Central Park proseguivano i soccorsi le due torri crollarono. Insieme alle torri crollò la sicurezza dei newyorkesi e anche la sicurezza dell'America e dell'occidente intero,per la prima volta nella storia la grande fortezza americana era stata vulnerata proprio al suo interno e quel "normalissimo" 11 settembre diventa la data di un evento epocale che ha cambiato la storia nella sua tragicità. Oggi il complesso del World Trade Center non c'è più e delle due torri sono rimaste le basi sulle quali sono state costruite due fontane. Intorno sono stati scolpiti i nomi delle 2749 vittime e degli eroi che hanno lasciato l'anima nell'inferno di New York,in quella "normalissima" giornata dell'11 settembre.

Francesco Pollinzi