CRONACA |

Rimozione rifiuti fiume Alli, il Tar dà ragione all'ex sindaco Barberio

Mercoledì 28 Dicembre 2016 - ore 13:45

Nell’autunno del 2015, alcune associazioni ambientaliste denunciavano alla Procura della Repubblica di Catanzaro l’abbandono incontrollato di una gran massa di rifiuti lungo una stradina in sterrato parallela e comunque all’interno dell’alveo del fiume Alli, in corrispondenza del ponte sulla strada provinciale 13.

La procura chiedeva al sindaco dell’epoca, Marcello Barberio, di conoscere i provvedimenti che intendeva adottare ai sensi del d.lgs. 152/2006, stante il fatto che la Regione Calabria sosteneva l’esclusiva competenza del comune a provvedere, prescindendo anche dalla consistenza della somma necessaria al ripristino dello stato dei luoghi.

Il sindaco, invece, con propria ordinanza n°7 del 19 febbraio 2016, intimava alla Regione Calabria, nella qualità di ente gestore del demanio fluviale, la rimozione dei rifiuti, ai sensi del comma 3, art. 1, del citato decreto legislativo, “in quanto titolare di diritti reali sull’area” (al quale la violazione era da imputare a titolo di colpa). La Regione impugnava l’ordinanza, chiedendone l’annullamento.

Con sentenza 02506/2016 del 30 novembre 2016 (pubblicata il 19 corrente) la prima sezione del Tar Calabria, invece, ha rigettato il ricorso della Regione, che conseguentemente è tenuta all’esecuzione dell’ordinanza sindacale. Infatti la norma vigente in materia contempla la colpa - intesa come negligenza nella gestione con misure palesemente inadeguate di un proprio bene, di cui ha la giuridica disponibilità  -  come condizione sufficiente a configurare l’onere della rimozione dei rifiuti.

Sottolinea il Tar come la qualità di soggetto pubblico implichi che l’amministrazione debba dare l’esempio del rispetto della legalità “ e ciò soprattutto quando si tratti di realtà locali caratterizzate dalla perduranza di situazioni emergenziali…da una diffusa omertà e dalla presenza di organizzazioni criminali nel settore: le pubbliche autorità possono esigere e ottenere  rispetto della legalità, solo quando esse stesse ne danno l’esempio,rispettando le leggi”.

"Per quanto mi riguarda -  esprime l'ex sindaco da soggetto oramai esterno alla politica attiva  -  non ho difficoltà a dichiarare la mia fiducia nell’opera del presidente Oliverio e  - attingendo alla memoria della mia lunga esperienza amministrativa come sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro  - comprendo che la routine dell’azione amministrativa può tradursi in burocrazia piuttosto che in scelte personali dirette. Così voglio pensare. Ma, a questo punto, chiedo che la Regione provveda con sollecitudine ad eseguire l’ordinanza 7/2016, ricordando che già da prima avevo chiesto l’applicazione del tanto sbandierato principio di sussidiarietà tra le amministrazioni pubbliche. Ciò non m’impedisce di rinnovare l’augurio di buon lavoro alla compagine regionale, in tempi tristissimi e difficili per i cittadini, i quali di tutto hanno bisogno tranne che delle controversie tra enti locali".

Marcello Barberio